CopertinaIl lavoro intende proporre un primo avvicinamento al pensiero lacaniano, scandagliando alcuni risvolti del suo itinerario intellettuale.

La proposta che si cerca di argomentare è che la diffusa opinione di "illeggibilità" dei testi lacaniani possa smussarsi nella misura in cui si individuino alcune chiavi d'accesso: una di queste è la posizione di "confine" assunta dallo psicoanalista nel corso del suo itinerario intellettuale, il suo situarsi ai "bordi" di qualsivoglia sistema di pensiero.

Il lavoro, che non intende in alcun modo essere una scorciatoia per leggere Lacan, cerca, invece, di sollecitarne la lettura lasciando intravedere come questa possa rappresentare un'esperienza peculiare che può mettere in moto l'interrogazione sui grandi temi dell'esistenza: il soggetto, il desiderio, la ricerca.

Stefania Guido è studiosa di psicoanalisi con particolare attenzione ai temi del disagio sociale e dell'educazione. Alcuni tra i suoi scritti intorno a questi temi sono pubblicati in La terra di mezzo (Armando, 2003) e I colori del neutro (Franco Angeli, 2008). Relatrice a convegni nazionali e internazionali, attualmente collabora alle attività di ricerca e formazione organizzate dalla Libera Universitas Psicoanalitica. È membro dell'Associazione Culturale Sotto la Mole, Associazione iscritta all'Inter-associatif Européen de psychanalyse. Ha curato alcune voci riferite al pensiero lacaniano nell'ambito del Dizionario Internazionale di Psicoterapia (Garzanti, 2013) ed è autrice dello studio: Jacques Lacan. Tra psicoanalisi e filosofia (Uni Service, 2009). Per le Edizioni ETS ha pubblicato Il primo scibbolet della psicoanalisi. Il sapere come trovata (2014).

 
Autrice:
Stefania Guido
Genere: psicologia
Editore: UNI Service
Anno pubblicazione: 2009
Pagine: 124
Formato: brossura
Lingua: Italiano
ISBN: 978-88-6178-301-0